Questa è una storia su cui ho cominciato a lavorare un anno fa, è in forma di bozza ma spero vi piaccia comunque:
Il vento comincia a cantare:
Il primo è di Smeraldo con la testa di Serpente
Bastone di difesa, da lontano è il più potente
Il secondo è di marmo, lavorato dalla mano
Bastone di eleganza ha inciso il Tulipano
Il terzo è più forte di qualsiasi altra cosa
Sulla cima nel rubino è scolpita una rosa
Il quarto Bastone è stato dalla violenza ghermito
La Spada è l’unica che abbia mai tradito
La famiglia Rovert è una normale famiglia contadina, pochi soldi e tanta felicità. Il figlio Robert, un sedicenne alto e biondo, aiuta i genitori a mandare avanti la fattoria nel migliore dei modi, grazie alle braccia forti e alla furbizia spiccata che gli permette di apprendere tutte le tecniche di coltivazione in pochissimo tempo.
Robert ha dalla nascita un segno molto strano: ha come tatuato a fuoco un simbolo: una rosa perfetta, impressa sull’esterno del polpaccio sinistro.
Un giorno mentre andava al pollaio si verifica uno strano fatto: mentre canticchiava una canzone imparata da bambino, vede tre cavalieri vestiti di rosso che assalgono il fratellino Rupert; senza sapere lo scopo grida ai tre di fermarsi, tendendo la mano destra in segno di avviso. FridWalker, era questo il nome del capo dei tre, viene quasi disarcionato dal cavallo da una potentissima folata di vento, scaturita dal nulla.
Tra le grida disperate del fratellino, Robert si accascia al suolo, privo di sensi.
“Dovrebbe svegliarsi dopo questo” esclama la voce di un perfetto sconosciuto, Robert si alza “Dove mi trovo?” chiede allo strano personaggio seduto al suo capezzale. L’uomo risponde dicendo di chiamarsi Frederik Brodian “Ma non menzionare il mio cognome in pubblico! Non sono ben visto dal consiglio del Re!”. Frederik ha un corpo molto robusto, per la sua età, e il suo viso è squassato da un lunghissimo squarcio rosso sulla guancia destra.
“Che ci faccio qui?” domanda lo spaesato Robert “ La magia che hai evocato ti ha quasi ucciso! E’ tutta una vita che ti osservo e non eri ancora pronto per evocare una magia di quelle proporzioni!”. “Magia, incantesimi? Questo vecchio è impazzito, io un mago? No non è possibile!” Robert sta pensando questo “Vedo che la tua mente è abbastanza spaesata! E’ difficile accettare una verità così grossa, ma mi devi credere, con l’addestramento capirai. I tuoi genitori hanno accettato, ti allenerai con me nel deserto del Garfland a ovest.”
Due giorni dopo Frederik e Robert sono già in marcia verso ovest, arrivati nel cuore del deserto Robert comincia a piantare la tenda, due metri davanti a lui Frederik borbotta qualcosa schioccando le dita e la tenda si monta da sola in pochi secondi, affascinato da tanta potenza Robert si scorda di montare la propria e deve accorrere Frederik a montargliela con la magia.
Il giorno successivo Frederik fa scomparire le tende, svegliando così l’assonnato Robert “Sarà la tua sveglia ogni mattina, meglio che ti ci abitui!”
Durante la mattina Frederik spiegò le origini della magia: “Dieci secoli addietro i maghi erano molto diffusi, i loro servigi erano indispensabili per mantenere la pace e la giustizia qui nel Wurfenland. Un giorno però quattro maghi, esclusi dal consiglio perché troppo giovani, si ribellarono ai loro maestri e costituirono una setta indipendente. In un primo momento il Grande Consiglio non si preoccupò di tale setta, ritenuta erroneamente poco potente, e questa iniziò a raccogliere sempre più apprendisti scontenti dei loro maestri troppo conservatori. Questo movimento di separatisti raggiunse proporzioni catastrofiche, che rischiavano di spaccare in due il Wurfenland, e così avvenne! Morian, il capo dei quattro iniziali separatisti, si trasferì ad est creando Briveta Naighut che ancora oggi è la capitale del Wurfenland e Morian è ancora il nostro odiato Re!” Finito il racconto è ormai mezzodì e i due decidono di fare pranzo, prima di prepararsi all’allenamento pratico.
Frederik borbotta “Envehit bavirium” accompagnando le parole con un movimento circolare della mano e una tavola imbandita per due appare dal nulla adagiandosi sulla sabbia.
Finito l’ottimo pranzo, Frederik schiocca le dita e una spiazzo di roccia viva appare da sotto la sabbia, con molti spunzoni e affioramenti. “Il primo incantesimo che ti insegnerò è molto semplice, ma tuttavia efficace e molto utile.” Frederik si gira e grida “Toivien!” lo spunzone di fronte a lui viene spazzato via da una forza invisibile, come se fosse stato colpito da un gigantesco martello. “Adesso prova tu!” “ E ricorda: per evocare una magia non bastano solo le parole o i gesti, devi figurarti nella mente l’effetto che speri di ottenere con quell’incantesimo.” Robert si gira e grida “Toivien” immaginandosi con tutte le sue forze l’affioramento distrutto, e così avviene: L’affioramento viene letteralmente spazzato via da un incantesimo così potente che lo stesso Frederik viene spostato all’indietro dall’onda d’urto.
“Bravo Robert!” urla Frederik, “Ma devi tenere presente che non puoi utilizzare tutte le tue energie per un solo incantesimo! Prova a misurare le forze in modo da riuscire a distruggerne quattro di fila” Robert annuisce e si gira gridando “Toivien!” e uno spunzone viene distrutto, galvanizzato ripete “Toivien” e il secondo affioramento viene abbattuto, come avviene per il terzo, ma al quarto immagina solo l’affioramento e grida “Tovien”, con uno sforzo che quasi toglie la vita al giovane mago l’affioramento inizia a bruciare di un fuoco azzurro che sprigiona un calore elevatissimo. Molto spaventato Robert si volta e ode Frederik pronunciare “Toivien!” e l’affioramento con tutto il fuoco va distrutto in mille pezzi. “Cosa credevi di fare? Hai rischiato di ucciderti! Ho detto di pronunciare le parole giuste e pensare all’effetto desiderato non il contrario!” la ramanzina dura per dieci minuti buoni, quando improvvisamente si ode un rumore alle spalle dei due: un cavaliere rosso era apparso dietro di loro, brandendo una lancia e uno scudo, il cavaliere carica Robert che, troppo debole per lanciare un sortilegio chiama in aiuto Frederik che punta entrambe le mani contro il cavallo gridando “Wolilbo” il cavallo si alza in aria, girandosi su se stesso, il cavaliere viene disarcionato, il cavaliere scaglia la lancia contro Frederik, troppo impegnato col cavallo per notarla, Robert spaventato da quella visione trova in se un’energia straordinaria che gli permette di alzarsi in piedi e gridare “Toivien” all’indirizzo della malcapitata lancia. Distrutta la sua arma il cavaliere tenta di fuggire ma viene spazzato via anch’esso per la gioia di uno stanchissimo Frederik.
“Hai agito bene apprendista!” esclama Frederik “ Ma ricorda, nonostante rabbia e paura forniscano un’energia illimitata, essa è di breve durata, non fare troppo affidamento su questa riserva, molto meglio aumentare la propria riserva cosciente, il che ci riporta al nostro addestramento.”
I due passano il resto della giornata ad allenarsi sull’incantesimo Toivien, alla sera Robert maneggia l’incantesimo bene quasi quanto Frederik.
“Maestà, abbiamo scoperto una cosa gravissima!” così FridWalker parla a Morian, suo padrone, “Brodian ci ha traditi, invece di uccidere il ragazzo lo sta addestrando nel deserto di Garfland”. Morian si alza dal trono, benché molto vecchio ha ancora una forza straordinaria, superiore a quella di un qualsiasi uomo, e la sua magia non conosce limiti.
“E così tu sostieni che Frederik ci ha tradito? Buono a sapersi! Ora tu, Brivion e Alpheiton andrete nel Garfland a uccidere il traditore! Ma non adesso, aspettate un mese, voglio vedere a che livello giungerà il ragazzo.”[/color]