secondo voi si puo scrivere un libro ke parli dei viaggi del nipote di frodo???
potrebbe fare cosi'
LA NASCITA DI FRODO
Era la notte del primo febbraio quando Merry compiette i suoi 112 anni, un anno in piu’ di quelli che compiette Bilbo l’ultima volta che si trovava nella Contea tre generazioni prima, ma al contrario della festa di Bilbo la festa di Merry era molto meno vistosa anzi era piuttosto smun di tutti gli elementi che rendono di una festa una festa: gli invitati erano veramente pochi e la meta nn conoscevano che il festeggiato.
Tra questi vi erano il figlio di Frodo, Madoc Baggins, Madoc era abbastanza alto per essere un hobbit aveva scuri capelli neri, i suoi occhi erano verdi e i suoi capelli erano castani; con lui c’era anche sua moglie Ortensia.
Ortensia era una donna aggraziata e gentile i suoi capelli biondi gli cadevano sulle spalle, i suoi occhi azzurri erano penetranti ma limpidi.
La festa procedeva lenta e senza un particolare divertimento ma nessuno aveva il coraggio di andarsene per non offendere il vecchio Merry e la maggior parte dei presenti era attaccata al buffet, perché Merry durante la sua longevità aveva imparato a cucinare i lembas e ad hobbiville nessuno li aveva mai mangiati prima d’ora.
Gli unici che li avevano gia assaggiati erano Madoc e Ortensia che ora stavano seduti in disparte dagli altri sussurrandosi parole dolci e rammentando i loro ricordi .
Ma quando erano sul punto di un bacio sentirono un carro che lentamente giungeva sulla strada principale ma nessuno se ne degno’ piu’ di tanto e ognuno continuo a fare cio’ che stava facendo prima della piccola interruzione, la maggior parte della gente continuava a mangiare mentre Ortensia che dopo il rumore si era agitata e non riusci’ piu’ a riprendere cio’ che stava facendo con il malcontento di Madoc.
Ortensia rimase con l’orecchio teso a cercare di scorgere di nuovo il rumore del carro che tanto l’aveva scossa senza un motivo, anche se il suo orecchio non percepi’ nulla.
Dopo qualche ora di mangiate di lembas e di ascolti prolungati Ortensia lo risenti chiaro e forte il rumore del carro che si accostava davanti alla casa; a quel punto l’agitazione di Ortensia era al massimo, chiese con sorprendente velocità dove fosse il bagno per nascondersi.
Non sapeva perché ma aveva paura …
Mentre camminava per il corridoio che conduceva alla sala da bagno senti’ la porta che si apriva e a quel punto accelero’ maniacalmente il passo ma quando stava per entrare in bagno senti’ una voce che le rischiaro’ il cuore, torno sui suoi passi e appena svolto’ l’angolo del corridoio vide esattamente cio’ che sperava, cio che fece scomparire del tutto la sua preoccupazione la persona che aveva d’innanzi a se era Gandalf.
A quel punto Gandalf esclamo:<<Salve a tutti,scusate il ritardo ma dovevo prendere una cosa a Gran Burrone e non sono riuscito ad arrivare in tempo>> ma Merry disse:<<Non preoccuparti ricordati che gli stregoni non sono mai in ritardo… ne in anticipo, arrivano sempre quando devono arrivare>>, dopo quell’affermazione sul volto di Gandalf si dipinse un largo sorriso e rispose che Merry che aveva perfettamente ragione.
Dopo che Gandalf ebbe riposato e ristoratosi con i lembas oramai quasi finiti si giro verso Merry e indicandolo disse:<< Merry amico mio a questa festa conosco tutti ma … questo giovane hobbit non mi sembra di rammentarlo>> Ortensia che in giovane età aveva gia incontrato Gandalf gli spiego tutta la storia di come si erano incontrati lei e Madoc, lo stregone ascoltava attentamente la storia e quando Ortensia ebbe finito Gandalf si accorse che aveva dimenticato un dettaglio e decise di chiederlo direttamente a Madoc << scusa Madoc …. Ma chi era tuo padre?>> Madoc a quella domanda rimase perplesso, pensava che il grande stregone sapesse della sua nascita allora rispose:<<Avrei giurato che mio padre te lo avesse detto???? Io sono figlio di Frodo>> .
A quelle parole Gandalf rimase esterrefatto Frodo non gli aveva mai detto di aver avuto un figlio e quindi Gandalf rispose:<< allora feci bene ad andare a recuperare il cimelio che a tuo padre tanto era servito durante il suo viaggio verso Mordor avevo deciso di tenerlo ma visto che posseggo gia Glamdring penso che lo regalero’ a te e poi in un certo senso quasi ti appartiene >> Madoc lo guardo incuriosito, ma in quell’istante Gandalf si rizzo’ in piedi e si diresse verso la porta e usci, non torno’dopo molto e in quel breve lasso di tempo Madoc penso a cosa il suo nuovo amico gli avesse potuto regalare.
Gandalf torno’ in casa con in spalla un grande sacco coricato sulle spalle che poi distese sul pavimento e apri’ Madoc era esterrefatto dalla quantità di fuochi di artificio che vi si trovavano all’interno, lo stregone ci frugo’ all’interno per qualche istante e poi ne estrasse un piccolo sacchettino chiaramente fatto da elfi, era scuro ma mentre Gandalf lo muoveva il colore cangiava da verde a marrone a rosso-oro vi era anche una scritta dorata ma Madoc non riusci’ a leggerla perché alcune rugose mani aprirono il sacchetto e la parte superiore copri’ la scritta e le stesse mani ne estrassero una cintura ormai logorata dal tempo ma l’hobbit ne rimase comunque colpito ma la cosa che piu’ lo colpi’ fu cio’ che Gandalf estrasse dal piccolo fodero ad essa cucito, era la spada Pungolo cosi’ nominata dal suo antenato Bilbo, la conosceva perche suo padre la menziono’ spesso nel suo libro che egli lesse piu’ e piu’ volte.
Gandalf lo guardo’ e chiese con aria perplessa:<<non vuoi impugnarla?>>, ma solo a quelle parole Madoc si accorse che era osservato da tutti gli altri invitati alla festa :<< si ma non qui, andiamo in un luogo piu’ lontano da occhi indiscreti>>.
Ortensia che aveva guardato tutta la scena seduta su una sedia in quel momento si alzo’ e si diresse verso la porta e a loro volta Gandalf e Madoc la seguirono e senza salutare nessuno si incamminarono verso casa Baggins.
Quando giunsero alla porta Madoc prese le chiavi dalla sua tasca e apri’ lentamente la porta, entrarono normalmente, tutti apparte Gandalf che per entrare dovette piegarsi ma giunto all’interno rimase meravigliato, pensava di vedere la stessa vecchia casa che aveva Frodo.
Ma Madoc gli spiego’ che i Sackville Baggins avevano distrutto tutto il mobilio mentre erano alla ricerca del presunto tesoro di Bilbo.
Gandalf disse:<< comunque nonostante fossi abituato alla vecchia casa Baggins questa è molto meglio sia per spazio che per gusto >>, appena fini’ la frase videro Ortensia accasciarsi a terra e la sentirono ansimare e dire:<<Madoc è arrivata l’ora>>, a quelle parole Madoc si emoziono’ a tal punto che urlo’ :<<sto per diventare padre >>, a quelle parole Gandalf gli tiro’ uno schiaffo sulla guancia sinistra e dicendo:<< se non ci muoviamo a portare tua moglie a casa di un medico probabilmente non sopravvivera’ >> a quelle parole Madoc si risveglio’ completamente dallo stato di trans emotivo in cui era entrato e corse a prendere sua moglie in braccio mentre Gandalf usciva a agganciare Ombromanto al carro.
Quando Gandalf vide giungere Madoc gli chiese:<<Madoc dov’è che abita il medico piu vicino?>> Madoc aveva gia pensato che Gandalf gli avrebbe posto quella domanda, quindi prontamente rispose :<<ti avverto non e molto e dall’altra parte della città>>.
Gandalf rimase pensoso qualche istante cercando di rammentare quale medico vi fosse dall’altra parte di Hobbiville, ma non gli venne in mente niente e chiese Madoc :<<la distanza non e un problema visto che e Ombromanto a trainare il carro ma il problema è che non so dove sia questo medico… dovrai guidarmi tu >>.
Madoc poso’ Ortensia sul carro e si sedette davanti con Gandalf guidarono per un lungo tratto sostandosi a volte perché Madoc non ricordava la strada, ma raggiunsero comunque il medico.
Entrarono di corsa tenendo Ortensia in braccio e gli spiegarono l’accaduto, quindi il dottore fece coricare Ortensia su di un lettino e li fece uscire dalla stanza.
Le ore passavano e dalla stanza si sentivano uscire urla e gemiti ma ad un tratto le urla di dolore smisero e si senti un giovane pianto
vi prego rispondte quando scrivero' la continuazione ve lo faro sapere (ovviamente solo se leggo commenti decenti )