Quando tutto è perduto...

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Quando tutto è perduto...

da CR7FAN » 11 settembre 2013, 19:43

Trama
La soria si svolge in una tormentata New York degli anni '90 dove ormai le organizzazioni mafiose sono radicate e hanno fatto già un bel po' di strada. A Manhattan troviamo Ivan, ragazzo che sta per affrontare il primo anno di liceo, senza amici, senza padre che è in prigione, senza madre che è morta per proteggerlo dalla forza bruta del padre, che, dopo aver ucciso la madre, si è reso conto di cosa aveva fatto e ha confessato tutto alla polizia portando alla perdità della sua libertà. Ivan vive con una zia che si offerta volontariamente di accogliere suo nipote a casa, visto che il nostro protagonista non aveva nemmeno i nonni su cui affidare, tutti morti di vecchiaia. Ivan è un ragazzo molto timido, ed è anche molto triste visto che si incolpa continuamente della morte della madre, i suoi problemi familiari non lo hanno mai potuto far uscire con gli amici delle scuole medie, non ha mai potuto conocere una ragazza o dare il suo primo bacio anche se avrebe voluto, e gli sarebbe stato anche facile se non si fosse trovato in quel contesto, visto che Ivan è un ragazzo alto circa 1.75m, ha degli occhi verdi e dei capelli castano dorato, delle labra carnose con una carnagione scura di pelle, come se fosse abbronzato tutto l'anno, inoltre la zia non gli ha mai fatto mancare niente, quindi va a scuola sempre con abiti firmati e con tutti i libri in cartella prima dell'inizio dell' anno scolastico. Nonostante questo però, Ivan non riesce a trovare felicità, si sente oppresso in quella suo piccola stanza davanti al suo computer. Non può uscire, con chi farebbe una bella passeggiata? Con chi andrebbe a vedere un film?
Ivan scoprirà presto le difficoltà ad affrontare i ragazzi liceali più grandi che si fanno beffa di lui, scoprirà che la mensa non è sempre il luogo adatto per mangiare e sopratutto, scoprirà che non è facile trovare un amico con la sua timidezza e la sua riservatezza riguardo al suo passato. Nonostante questo, ci sarà una svolta nella vita di Ivan, a seguito di questo cambiamento ce ne saranno anche altri, Ivan scoprirà il suo primo amore, il primo bacio e dovrà affrontare problemi adolescenziali tutt'altro che facili.


Spero che vi sia piaciuta e che vi abbia interessato almeno la trama, al più presto possibile arriverà anche il primo capitolo. Purtroppo non vi assicuro la lunghezza dei miei capitoli visto che sono abbastanza impegnato, ma proverò comunque a scriverli più lunghi possibile, se trovate qualunque errore, grammaticale o non, fatemelo sapere sono disposto ad accettare ogni tipo di critica. ;)
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RE: Quando tutto è perduto...

da erica300 » 13 settembre 2013, 16:42

sono la prima ,sono la prima evviva ,evviva!!
comunque torniamo a fare le noiosissime persone serie (uffa)
la trama è abbastanza interessante
e muoviti a postare il primo capitolo capito !! :P
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RE: Quando tutto è perduto...

da CR7FAN » 13 settembre 2013, 17:24

Capitolo 1
<<NO! NON TOCCARE IVAN NON DI NUOVO!>>
<<Zitta donna>>
La porta si aprì, scoprendo un docile bambino di circa 7 anni che guardava il padre con sguardo confuso.
<<Vien Ivan, non preoccuparti...>> gli disse il padre con voce dolce
Il bambino si alzò lentamente dal letto toglientosi le lenzuola e si avvicinò al padre, in quel momento però entro la madre, una donna mingherlina con gli occhi verdi, che Ivan aveva ereditato. Il padre invece era molto robuto, in poche parole era un armadio.
<<Se vuoi toccare Ivan prima dovrai uccidermi, MOSTRO!>>
Si sentì un forte rumore, come uno schiocchio. La madre di Ivan giaceva davanti ai suoi piedi, colpita dal pugno del padre aveva perso i sensi oppure no... Ivan scoppiò a piangere e guardò il padre con uno sguardo suplichevole come a dire ' cosa aspetti? Fa qualcosa!' ma il padre non fece niente, si mise il figlio in spalla e si limitò a dire:
<<Guarda cosa mi hai fatto fare nanerottolo, ora pagherai...>>

''Oddio di nuovo quel sogno'' pensò tra sè e sè mentre si svegliava di soprassalto, sapeva che quel sogno era stato reale un tempo e per questo era pallido in volto e tutto sudato. Si tolse le lenzuola di dosso. Si sentiva come un forno. Provò a ritornare nel letto per dormire '' Domani ho scuola'' pensò '' devo risposare!'' ma nonostante la sua volontà non si addormentò. Allora decise di scendere in cucina e mettere qualcosa sotto i denti. Scese i gradini scalzo, per non far svegliare la zia. Ivan viveva in una grande casa, a due piani. Di sotto c'erano salotto,cucina e un piccolo bagno. Di sopra invece c'erano ben tre camere da letto, una matrimoniale e le altre due singole. La stanza di Ivan era quella subito a destra appena finite le scale, essa ospitava un letto singolo e tutti gli avri di Ivan. Il salotto era una grande stanza dove c'erano tanti quadri e una cucina nuovissima mai usata, una TV 42 pollici e un bel tappeto ai cui lati c'erano due divani di un blu scuro. La stanza dov'era ora invece, era quella più usata perché lui e la zia là ci mangiavano sempre, ovviamente c'era tutto l'occorente per cucinare, un frigo, accompagnato da una dispensa e una piccola TV da 20 pollici che la zia usava soprattto por guardare telenovelle.
Aprì il frigo, all'interno c'era davvero poco, pensò che la zia dovesse fare la spesa l'indomani quindi si accontentò di un bicchiere di latte e aprì la dispena, dentro ci trovò un pacco di merendine già consumato a metà, ne prese una e la mangiò, accompagnata dal bicchiere di latte. Finito di mangiare tornò in camera sua e si sdraiò sul letto, le mani incrociate dietro alla testa, il suo sguardo si perse nel soffitto, ma i suoi pensiete vagavano altrove.
'Guarda cosa mi hai fatto fare nanerottolo'
Era colpa sua allora? Era veramente colpa sua se la madre era morta? O era semplicemente vittima di un pazzo ubriaco? Chiunque avrebbe risposto la seconda,chiunque tranne Ivan, che ora stava piangendo silenziosamente.
''E' colpa mia, è tutta colpa mia, se fossi andato subito con mio padre lei non sarebbe morta, se non avessi esitato lì su quel fottutissimo letto, io ora sarei con lei, e non sarei costretto a vivere con mia zia.''
Si costrinse a cambiare pensieri visto che ormai il cuscino era un alone d'acqua, stava piangendo a dirotto e soffocava i singhiozzi a malapena per non svegliare la zia.
'' Domani è il mio primo giorno di liceo, sai che bella schifezza, chissà se riuscirò a parlare con qualcuno '' soffocò una risata amara. ''Chi voglio prendere in giro, nemmeno il muro mi rivolgerebbe la parola''
Alla fine riuscì ad addormentarsi, ancora con quelle parole che gli frugavano nella testa.


Spero che vi sia piaciuto, so di scrivere abbastanza male però ci provo, scusate per eventuali errori ortografici che non ho visto e per la lunghezza del capitolo, so che è veramente minimo. -_-
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RE: Quando tutto è perduto...

da erica300 » 13 settembre 2013, 18:38

e ... ci sono dinuovo io a commentare !! :D
continua così ma... non rendere Ivan più bello di quello che è :innamorato:
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