Senza Nome
Autore: ObyWan
Il fuoco salterellava nel camino, un forte odore di inchiostro riempiva la stanza, fuori c’era freddo e buio, il vento ululava spostando i rami degli alberi spogli.
Un uomo dalla folta e lunga barba grigiastra,vestito di stracci, sedeva tranquillo, penna d’oca nella mano destra, un whisky, forse uno degli ultimi, nella sinistra. Nel complesso aveva un’aria molto trasandata, ma dal suo scrivere calmo e dalla sua espressione rilassata pareva l’uomo più tranquillo del mondo. Di cosa scrivesse nelle lunghe giornate che trascorreva da solo in quel periodo nessuno lo venne mai a sapere. Sopratutto perché non c’era nessun altro, solo lui. Lui,infatti,quando tutti gli altri non ce l’avevano fatta, uccisi da un devastante male, era sopravvissuto e aveva fregato la morte. Lui era l’ultimo essere umano sulla terra e sedeva quella notte nella più sperduta casetta da qualche parte nella Scozia dove silenzio ombre e tenebre regnano.
Quando alzò la penna d’oca per intingerla nuovamente nel calamaio quasi vuoto, una folata di vento fece muovere più rumorosamente i rami degli alberi all’esterno. Lui li ignorò e continuò a scrivere.
-Toc, toc, toc -
Il fuoco si estinse,la boccetta di inchiostrò si rovesciò, cadendo dal tavolo, e si frantumò contro il pavimento , il sangue si gelò nelle vene dell’uomo. Qualcuno bussava alla porta.
-Toc, toc, toc -
Al buio improvviso, l’uomo si sentì perso,debole,spaventato,avrebbe voluto correre,fuggire, ma qualche insondabile forza lo tenne fermo dov’era. Poi capì: La morte, defraudata dell’ultima sua vittima, era venuta da lui per riscuotere.
-Toc, toc, toc -
L’uomo non volle girarsi. L’ultimo sguardo lo lanciò verso la finestra, dove gli parve di scorgere una lanterna accesa fluttuare nel vuoto.
-Tum, Tum, Tum -
Gli ultimi batti del suo cuore, risuonarono nell’oscurità.