Quello che vi proponiamo oggi è un interessante articolo scritto da Christopher Paolini a proposito della realizzazione di spade e dell’allenamento per diventare buoni spadaccini.
Come sappiamo, l’autore del Ciclo dell’Eredità è molto attratto da questa nobile arte, tanto da voler inserire in Brisingr la scena in cui l’elfa Rhunön aiuta Eragon a forgiare la sua stessa spada.
Potete trovare l’articolo originale sul sito ufficiale della famiglia Paolini, mentre qui di seguito potete trovarne la traduzione:
Personalmente, trovo la lavorazione dei metalli estremamente gratificante, ma come tutte le cose, c’è bisogno di tempo e fatica per diventare davvero bravi in questo. Non ho mai fatto niente di remotamente simile a Brisingr o Zar’roc, e neanche penso di poterci riuscire. Almeno non con il metallo. Sono più abile con la tastiera e il pennello che con martello e lima. Eppure, mi sono goduto a fondo le ore che ho passato modellando metallo.
Forgiare una spada da zero è incredibilmente difficile. Indietro nei giorni, un’intera squadra di artisti sarebbe responsabile per ogni spada. Il fabbro forgerebbe la lama, un orafo o un artigiano costruirebbe l’impugnatura per la spada, e un falegname o un conciatore di pelli si occuperebbe del fodero. Detto questo, puoi fare piccole lame, come coltelli, a buon mercato. La maniera più facile è prendere un pezzo di rottame d’acciaio di alta qualità e modellarlo a mano con le lime. L’ho fatto, e funziona abbastanza bene.
“The Modern Blacksmith” (Il fabbro moderno) di Alexander G. Weygers, potrà darvi una buona conoscenza del mestiere. Raccomando anche alcune letture collegandovi a questo link.
Ho fatto un sacco di ricerche prima di scrivere la scena in Brisingr quando l’elfa Rhunön aiuta Eragon a forgiare la sua stessa spada. Se siete interessati a leggere di più, vi raccomando “The art of japanese sword: as taught by the experts” (L’arte giapponese della spada: come insegnato dagli esperti) di Kunihira Kawachi. Sfortunatamente il libro è fuori stampa ma potreste prendere in prestito una copia attraverso il servizio di prestito interbibliotecario della vostra biblioteca locale.
Ora se siete davvero seri riguardo il voler imparare a combattere con una spada (o più spade, dato che una non è mai abbastanza!), vi raccomando vivamente di prendere in considerazione l’idea di unirvi alla vostra sezione locale della Società per Anacronismo Creativo (Society for Creative Anachronism). La SCA è piena di persone che sono davvero abili con lama, arco, e ogni altro tipo di arma antica. Infatti sono piuttosto famosi per mettere in scena non solo tornei ma vere e proprie battaglie che coinvolgono centinaia e a volte migliaia di persone!
Crescendo, mia sorella ed io ci siamo davvero divertiti colpendoci a vicenda con bastoni e sciabole olimpiche. Non avevamo maschere, e raramente usavamo guanti, ciò ci procurava non poche ferite e contusioni. Ma ne valeva la pena completamente. Non posso dire di aver imparato molto sulla tecnica, ma imparammo alcune tattiche per attaccare in vantaggio e far indietreggiare l’avversario. Se riesci a fare entrambe le cose, probabilmente vincerai.
Ho avuto modo di incrociare le spade di professionisti in tre diverse occasioni. Una fu con una squadra di schermidori da stadio che misero su uno spettacolo durante il festival annuale di Steinberk (a cui ho avuto occasione di presiedere quell’anno). Poi, ho incrociato la lama con essi in modo amichevole. E fu quasi più divertente del festival stesso!
La seconda e la terza volta accadde nello stesso posto: Kansas City, Missouri. Finii lì durante i miei incontri per Brisingr e Inheritance. Entrambe le volte l’editore locale che coordinava gli eventi organizzò una scuola locale di scherma per mettere su un’esibizione con spadoni, stocchi, sciabole e fioretti prima del mio intervento. Immaginate il mio piacere, quando ad ogni incontro ho avuto modo di uscire sul palco, tutto vestito con una maschera e una giacca da scherma, e di cimentarmi in alcuni movimenti di base con il capo istruttore. La prima volta sono riuscito a scaraventare la sua spada e a disarmarlo (anche se sospetto che mi abbia permesso di farlo nello spirito di portare avanti un ottimo spettacolo), e la seconda volta mi diede un paio di dritte amichevoli per dimostrare il classico triangolo di ferro della scherma. Fu decisamente una delle più divertenti esperienze durante i miei tour, una che mi piacerebbe ripetere. Detto questo, spero di non ritrovarmi mai in un vero combattimento con la spada; senza molta pratica e una buona armatura, è quasi certo che vi ritroviate con terribili ferite.
Suppongo che è per questo che, in questi giorni, sto trascorrendo molto tempo sull’usbergo di maglia che sto realizzando. Questo e la maglia di un’armatura a squame. Dannazione, spero di non lasciar perdere mai questi tipi di lavoro!
Christopher Paolini