Ecco un nuovo botta e risposta con Christopher Paolini, autore del Ciclo dell’Eredità.
Di cosa si parla questa volta? Scopritelo qui di seguito!
Quinto Libro
So che potrò sembrare insistente, ma c’è una remota possibilità che tu ci spieghi quale sarà la trama del 5° libro?
Beh, visto che lo hai chiesto così gentilmente… il quinto libro tratterà del passato di Angela per la maggior parte, ma “non parlerà” delle due donne a cui lei ha letto le ossa di drago.
Storie Future
Sarei curioso di sapere se hai mai pensato di fare una serie di libri parallela in cui tratti di un singolo personaggio in ogni libro?
In realtà, Angela è l’unica su cui ho pensato di fare una cosa simile (a parte le due donne a cui lei predice la sorte in Brisingr). Non credo che scriverò altri libri sui personaggi secondari.
Facciamo davvero il tifo perché Eragon sia coinvolto in una relazione amorosa, che sia con Arya (speriamo) o con un’altro Elfo/Cavaliere. Se dovesse frequentare qualcun altro, questa cancellerà tutte le possibilità che lui ha di un futuro con Arya?
Se Eragon frequentasse qualcun altro, no, la cosa non distruggerebbe le sue possibilità con Arya. Non ho approfondito molto questo aspetto nella saga, ma gli elfi sono molto più poliamorosi rispetto agli umani o ai nani.
Ciclo dell’Eredità
Credo che la decisione di Arya di diventare regina vada contro ciò che abbiamo imparato su di lei durante il corso della serie. Cosa l’ha spinta a prendere quella decisione? Perché ha deciso di allontanarsi da Eragon?
Dobbiamo accettare che non siamo d’accordo su Arya. Capisco il tuo punto di vista. Ciononostante, io non credo che Arya sia una di quelle persone che fuggono da ciò che è necessario fare, non importa quanto questo sia difficile. No, lei realmente non voleva essere regina, ma allo stesso tempo non sarei riuscito a vederla respingere la responsabilità, anche se questa fosse andata a danno della sua stessa felicità. Inoltre, come ho già detto, lei ed Eragon sono ancora all’inizio delle loro vite. Loro vivranno per altre centinaia di anni. La loro storia è molto lontano dall’essere conclusa.
Perché Arya ha accettato il ruolo di regina quando non le è mai importato davvero di rimanere ad Ellesmèra?
Arya è/è stata così devota al servizio del suo popolo da farsi tatuare il glifo dello yawë sulla spalla. Ricorda, lo yawë simboleggia il servizio disinteressato. Lei ha lasciato la Du Weldenvardern prima di tutto, a causa dei disaccordi fra lei e sua madre ed il suo bisogno di servire la causa. Bene, ora Galbatorix è morto, così come sua madre, e mi sembra chiaro che Arya non abbia più problemi a tornare ad Ellesméra. Inoltre, tieni bene in mente che come Cavaliere, Arya non rimarrà nella Du Weldenvarden tanto quanti Islanzadì; lei volerà via continuamente per prendere parte agli eventi della mondo.
A cosa è servito farci vedere Roran che cerca di imparare la magia? Perché ci hai mostrato Roran che con difficoltà cerca di capire se ne ha l’abilità se sapevi già che non l’avrebbe avuta?
Ho voluto mostrare che Roran non ha avuto nessuno dei vantaggi che sono toccati ad Eragon. Nessun drago e nemmeno la magia. Lui era solo un normale umano, anche se estremamente determinato. Inoltre, se vivessi in un mondo con la magia, non proveresti ad impararla?
Non ho ancora ben capito come è stato creato l’uomo con la testa di drago nella Volta delle Anime?
È stato costruito con la magia e con le abilità di un artigiano. In pratica i Cavalieri hanno creato un corpo robotico, potenziato con la magia ed alimentato con l’Eldunarì di Cuaroc.
Cosa ti ha ispirato nell’uccidere Galbatorix facendogli provare il dolore che lui aveva afflitto alle persone durante i suoi anni di regno?
Hmm… Domanda difficile. Fondamentalmente, sapevo che Galbatorix era più forte di Eragon. E lui sarebbe dovuto rimanere più forte di Eragon fino alla fine per far si che non si capisse se Eragon sarebbe riuscito a sconfiggerlo. Quindi, non avrei potuto lasciare che Eragon lo sopraffacesse, né fisicamente né mentalmente. Pertanto, per battere Galbatorix, Eragon lo ha dovuto superare in furbizia. Infine, volevo che la vittoria giungesse dal più profondo di Eragon. Volevo che fosse una cosa che scaturisse naturalmente da ciò che Eragon era diventato, così che fosse chiaro che nessuno “tranne” Eragon avrebbe potuto battere il re. Roran non avrebbe mai pensato di uccidere Galbatorix in quel modo. Nemmeno Nasuada o Arya avrebbero potuto. Ma Eragon – che si era sempre interrogato, aveva cercato e si era preoccupato di cosa fosse giusto e di cosa fosse sbagliato – Eragon avrebbe potuto. Ed ecco perché ho fatto ciò che ho fatto. La mancanza di empatia è ciò che porta le persone a diventare dei mostri. Togli quello – dagli la possibilità di capire – e non agiranno più come avevano sempre fatto.
Dubito che Galbatorix pensasse che Eragon sarebbe stato migliore di lui, quindi si è fatto esplodere per un piano già congeniato o per una decisione improvvisa?
Non è stato mai nei suoi piani. Era il suo modo per scappare dal dolore che gli veniva dalla comprensione, completa e totale, il dolore che lui aveva causato agli altri.
Galbatorix ha mai sospettato che Murtagh avesse cambiato chi era, o era convinto che Murtagh fosse totalmente devoto alla sua causa e che fosse come suo padre, Morzan?
Galbatorix è stato negligente e si è fidato troppo. Avrebbe dovuto controllare più attentamente Murtagh e le sue visite a Nasuada. Nonostante tutto, questo non avrebbe causato la caduta di Galbatorix se Eragon non avesse pensato all’incantesimo senza parole. È stata solo una brutta catena di eventi per il povero Galby.
Come funziona l’incantesimo che protegge e smussa le lame durante i duelli, funziona?
L’incantesimo entra in funzione solo quando un oggetto arriva ad una certa distanza dal filo della lama. E si attiva unicamente nel punto o attorno all’esatta sezione della lama coinvolta. La deflessione richiede molta meno energia di quanto si possa pensare. Con l’ispessimento dell’aria intorno alla lama, viene creata una superficie senza attrito che velocemente e con facilità devia i colpi in arrivo.