Nel precedente articolo vi abbiamo parlato dell’iniziativa Q&A di Shurtugal.com.
Ma non vi abbiamo detto che la prima intervista si è già svolta ed è già disponibile la trascrizione e la nostra traduzione!
In questa prima intervista Christopher Paolini ha risposto a domande sui punti di vista di Murtagh e Saphira, sugli Eldunarì, di Eragon e dell’Albero di Menoa, di Oromis, dell’Aren e di molto altro.
Potete consultare la trascrizione su Shurtugal.com, mentre potete leggere la traduzione integrale qui di seguito:
Question & Answer with Christopher Paolini
MAGGIO 2009
Mike Macauley: Ciao Christopher! Grazie per questo tempo che dedichi per rispondere alle nostre domande! Per chi ancora non lo sa, porremo delle domande a Chris ogni mese (almeno fino a quando avremo domande da fargli!). Abbiamo ricevuto più di 200 entrate totali con un ammontare vicino alle 1000 domande!
Christopher Paolini: Wow! Sono tantissime domande.
Mike: Andiamo al sodo! La prima domanda: ShadeKing (fra molti altri) chiede: È possibile che vedremo un capitolo scritto dal punto di vista di Murtagh? Restando in tema, Jack chiede: leggeremo nuovamente dal punto di vista di Saphira, o questo è stata un’esclusiva di Brisingr?
Christopher: Tutto è possibile. Userò diversi punti di vista nel Quarto Libro, come ho fatto in Brisingr e in Eldest. Quando possibile tenterò di scriver dal punto di vista (PDV) di Eragon, dato che è lui il personaggio principale, ma se lui non sarà presente a un evento, userò il PDV di Saphira, e se lei sarà assente, quello di Roran, poi di Nasuada e così via.
Mike: Ottimo! Il PDV di Saphira è stato veramente grandioso in Brisingr.
Christopher: Sono contento che ti sia piaciuto.
Mike: Abbiamo molti interrogativi sugli Eldunarì. Gilderien chiede: Un Eldunarì di un drago giovane cresce insieme al drago o resta uguale a quando viene “donato”? Restando sul tema degli Eldunarì,Inheripotterfreakish chiede: Qual è il plurale di Eldunarì?
Christopher: Il plurale di “Eldunarì” è, tenendo conto delle regole dell’Antica Lingua, “Eldunarya”.
Un Eldunarì non continua a crescere dopo essere stato rigettato. Questa è un’altra ragione per cui i draghi erano riluttanti ad abbandonare il proprio Cuore dei Cuori quando erano ancora troppo giovani, e quindi prima di aver passato la fase principale della propria crescita.
Mike: Dal modo in cui è stato spiegato nel libro, abbandonare il proprio Eldunarì sembra come una decisione spaventosa da fare. Guarda quello che è accaduto a tutti quelli che l’hanno fatto e che ora sono fonte di molta della malvagità di Galbatorix.
Christopher: Si. Questo è un aspetto che esplorerò più in profondità nel prossimo libro.
Mike: Non vediamo l’ora!
Christopher: Ho avuto l’idea degli Eldunarì molto prima dell’inizio della serie. Mi frustava non poter parlare del Cuore dei Cuori, per circa dieci anni.
Mike: È divertente sapere che la prima cosa che più aspettavi di scrivere per circa dieci anni è stato il più grande interrogativo che circonda i libri! Ecco la prossima domanda: FlaimBroyld (fra molti altri) chiede: Tornando indietro, quando Eragon e Saphira convinsero l’Albero di Menoa a dar loro l’acciaioluce, il dolore che Eragon sente allo stomaco ha qualcosa (o tutto) a che fare con quello che l’Albero di Menoa volle da loro?
Christopher: Qualsiasi cosa l’Albero di Menoa abbia fatto, i suoi piano sono lunghi, intricati e lenti come la sua coscienza.
Mike: Risposta ingannevole! Questo ci farà sicuramente pensare a lungo.
Christopher: 🙂
Mike: Abbiamo avuto molte attenzioni per Brom in questo turno di domande. Sfortunatamente ho dovuto scegliere soltanto alcune domande, ma questa è davvero interessante: Gilderien chiede: Come è riuscito Brom a sconfiggere Morzan e il suo drago? Ci sono stati altri fattori di successo oltre alla sua prontezza nel pensare? Aveva l’aiuto degli Eldunarì dei draghi dei suoi amici? È possibile che la sua spada, Undbitr, possa avere qualche ruolo nel quarto libro?
Christopher: Brom è stato un oppositore formidabile, grazie alla suo studio nella lotta, sia fisica che magica. Non abbiamo visto molto di lui nel primo libro come mi sarebbe piaciuto, ma se ora Eragon facesse a pugni con Brom, perderebbe ancora una volta. Brom era bravo. Lui non era più forte degli altri, o più veloce, ma studiò come i suoi nemici pensavano e come si comportavano e sfruttò le loro debolezze. Come per i suoi vari combattimenti con i Rinnegati, incluso Morzan e il suo drago, non posso far loro giustizia qui. Avrei bisogno di scrivere un libro intero su Brom e per spiegare come e perchè prevalse su tutti i Ra’zac. Undbitr fu persa durante la caduta dei Cavalieri e, come anche Eragon sa, nessuno in Alagaesia l’ha ancora trovata.
Mike: Interessante!
Mike: Faolins (fra molti altri) chiede: Eragon è il figlio di Brom ed entrambi sono Cavalieri; Murtagh è il figlio di Morzan ed entrambi sono Cavalieri. È quindi comune per il figlio di un Cavaliere diventare un Cavaliere?
Christopher: È tutt’altro che comune. Il caso di Eragon e Murtagh è molto insolito. Ai draghi piace la simmetria e il bilanciamento. Essi hanno un forte senso di poetica giustizia. Scegliendo il figlio del primo Rinnegato (Morzan) e il figlio del suo più grande nemico (Brom), hanno fatto appello a un gran senso di equità. Non è stata una decisione consapevole da parte dei piccoli draghi, ma dopo aver trascorso molto tempo da Galbatorix e dai Varden, Castigo e Saphira hanno acquisito una forza, in generale, capendo e riconoscendo i più importanti eventi in Alagaesia. È anche questo il motivo per cui Saphira a volte sembra più vecchia di quanto appare.
Mike: Castigo non avrebbe dovuto conoscere le conseguenze nel scegliere Murtagh come suo Cavaliere?
Christopher: Dopo più di cento anni vissuti come prigioniero di Galbatorix, penso che Castigo sia stato felicissimo di entrare finalmente in contatto con qualcuno, chiunque avesse una scintilla di onore e di decenza. Potete dire quello che volete su di lui, ma Murtagh non ha scelto volentieri di servire Galbatorix.
Mike: Suppongo di no, ma anche se non era sua intezione, Castigo, che si è schiuso per Murtagh, ha giocato dalla parte di Galbatorix (come già sappiamo)
Christopher: Come sappiamo.
Christopher: Bisogna anche dire che Castigo si è ammalato nell’aspettare da solo nel suo uovo per così tanto tempo.
Mike: Non lo biasimo.
Christopher: Lui voleva fare qualsiasi cosa!
Mike: Mi è piaciuta davvero questo prossima domanda… Gilderienthewise chiede: In Eldest, subito dopo la Celebrazione del Giuramento di Sangue, Eragon si è chiesto se Oromis risentisse del fatto che la magia avvenuta la notte prima non abbia guarito le sue ferite? Anche se Eragon avesse “scartato questo pensiero”, pensando che “Oromis non sarebbe stato mai così insignificante”, come si sentiva allora Oromis?
Christopher: È probabile che Oromis avrebbe sentito un dolore lancinante di risentimento, ma aveva già fatto pace con la sua condizione. Inoltre, sarebbe stato d’accordo con i draghi che curare Eragon e dar lui la forza di un elfo fosse la cosa migliore da fare, data la guerra in corso contro Galbatorix. Se i draghi avessero guarito Oromis, Eragon non sarebbe stato in gardo di lottare per i Varden, a causa del suo dolore alla schiena, mentre Oromis, nonostante i suoi problemi, poteva essere ancora di aiuto in battaglia.
Mike: E non c’era proprio modo di guarire entrambi?
Christopher: Aspettarsi due miracoli di quest’entità è irreale. Inoltre, i draghi non hanno sempre il controllo sulla propria magia. Hanno fatto tutto il possibile per Eragon, ma è stato Eragon, non Oromis, che ha ispirato il loro incantesimo. Sono sicuro che avrebbero aiutato anche Oromis se avessero potuto.
Mike: All.Hail.Emperor.Murtagh chiede: Come è possibile che lo zaffiro dell’Aren possa contenere così tanta energia? È stato detto in Eldest che per riempire i diamanti perfetti sulla Cintura di Beloth il Saggio ci vogliono molti giorni di “energia donata”. Come può un gioiello contenerne così tanta?
Christopher: Ah, questa è una di quelle cose che ho approfondito in Brisingr ma che poi è stato tagliata durante il processo di editing. Spero di includerlo nel prossimo quarto libro. Per ora dico soltanto questo: l’Aren è stato creato da uno dei più grandi artigiani degli elfi ed è un manufatto unico ed estremamente prezioso.
Mike: Bene, questo abbatte ufficialmente una delle mie più grandi teorie!
Christopher: Qual era?
Christopher: Oh, ora ricordo.
Mike: L’anello di Brom era l’Eldunarì di Saphira (ndt: si parla naturalmente della Saphira di Brom).
Christopher: Se così fosse, Eragon avrebbe sentito la coscienza di Saphira quando ricevette l’anello e avrebbe sentito l’enorme energia immagazzinata confluire in lui.
Mike: Questo è giusto.
Mike: Ultima domanda: Guest123 chiede: I mezzelfi (umani/elfi o di altro tipo) sono mai esistiti? Se si, ne esistono tuttora?
Christopher: Essi sono esistiti, anche se la maggior parte di loro è capace di avere dei figli propri. Anche se qualche mezzelfo esiste ancora… diciamo che se fossero stati capaci di avere dei figli si sarebbero mischiati un’infinità di volte con le razze (elfi o uomini) con cui vivono. I mezzelfi-mezzuomini accolgono la vita a braccia aperte, ma non sono immortali come gli elfi di razza pura.
Mike: Risposta interessante!
Christopher: 🙂
Mike: È tutto per questo giro di domande! Grazie per aver risposto a ciascuna di esse e grazie a tutti quelli che le hanno inviate!
Ci vediamo di nuovo il prossimo mese!
Christopher: Non vedo l’ora. È stato divertente! Grazie a tutti per le domande così interessanti. E come direbbe Eragon, “Che le vostre spade restino affilate!”